sabato 7 agosto 2010

Un cartello "fuori stagione" (e fuori luogo)


Siamo alla metà di agosto e in via Amendola a San Mariano si trovano “strani” cartelli. Nei pressi di un cantiere troviamo infatti un cartello che impedisce il passaggio con su scritto: “strada chiusa causa neve”.
La segnalazione ci è arrivata dal Comitato di residenti della zona, che ricordano anche che proprio in quel punto, circa due settimane fa è morto sul lavoro un giovane operaio rumeno. Il cantiere e il tratto di strada adiacente sono stati chiusi per indagini, ma forse un cartello diverso per impedire il passaggio sarebbe stato più opportuno, visto e considerato quello che è successo proprio in quel punto. Dopotutto… è vero che è un agosto piovoso e fresco, ma aspettare la neve forse è un po’ troppo… in fondo a far chiudere la strada non è certo stata una bella nevicata, ma un orribile incidente. Sarebbe opportuno… cambiare cartello!
A.P.

mercoledì 4 agosto 2010

"Orto Botanico" di via Pellini, si torna a camminare...


Dopo qualche giorno di riposo torniamo a raccontare ciò che succede in città... oggi abbiamo visto che...

Non ci voleva poi molto a rendere più facile la vita a pedoni, portatori di handicap e mamme con il passeggino che fino a pochi giorni fa avevano la "sventura" di trovarsi a camminare in via Pellini, dove il marciapiede si era trasformato in un "orto botanico": il fogliame alla base dei tigli, come avevamo documentato con tanto di immagini, rendeva pressoché impossibile il transito. Una situazione comune ad altre zone della città, alla quale però è stato finalmente posto rimedio come testimonia la foto che abbiamo scattato oggi. Il marciapiede è stato completamente ripulito dagli ostacoli "naturali" che vi si erano formati tornando dunque ad essere fruibile per tutti.
Certo, ad osservarlo bene, qualche piccolo problema rimane: l'asfalto, infatti, è rovinato in più punti e più che una passeggiata, in certi tratti, sembra una corsa ad ostacoli per evitare le buche più o meno profonde. E visto che in questi giorni stanno procedendo in maniera spedita i lavori di asfaltatura di alcune strade cittadine, forse una sistematina anche ai marciapiedi non sarebbe poi male.
D.B.

martedì 27 luglio 2010

Da Perugia a New York: Pala Colonna


Nei primi anni del 1500 le suore terziarie Francescane della Beata Angelina di Montegiove dei conti di Marsciano, che ufficiavano il convento di Sant’Antonio da Padova, attuale casa della studentessa nel rione di borgo sant’Angelo (Corso Garibaldi), commissionano ad un giovane e promettente pittore che gravitava in città una maestosa pala da altare per adornare l'abside interno al convento.
Tale scelta ricadde su questo giovane, poiché era agli inizi della carriera e quindi richiedeva un compenso minore rispetto ad un pittore già affermato. Il giovane si chiamava Raffaello di Giovanni Santi da Urbino, poi conosciuto come Raffaello Sanzio.
L'opera in questione è una Madonna in trono con Bambino (e il piccolo san Giovanni) tra santi in cui si vedono in primo piano gli apostoli Pietro e Paolo e subito dietro due sante martiri. La figura a sinistra del trono è santa Caterina da Alessandria mentre l'altra santa è di difficile attribuzione iconografica. E' un Raffaello che guarda con molta attenzione al suo maestro, Pietro Vannucci detto il Perugino, ma è anche attento all'altro grande artista perugino Bernardino di Betto detto il Pinturicchio. Nell'estrema povertà delle suore francescane stona il fatto che nel loro convento possedevano un dipinto di Raffaello, uno di Piero della Francesca e uno di Vincenzo Pellegrini. Questo paradosso è forse spiegato perchè una Baglioni era a capo del convento e quindi aveva possibilità, tramite la sua famiglia, di finanziare importanti opere d'arte.
L'opera è rimasta all'interno delle mura del convento fino a metà del 1600, quando ormai ridotte in povertà causata dall'oramai pressante stato pontificio, le suore Francescane cedono le predelle (cioè i tre piccoli dipinti che si trovavano sotto la pala principale, attualmente non visibili in foto) alla regina Cristina di Svezia.
Terminato il denaro quindici anni dopo, si trovano costrette a vendere tutta l'opera. Il primo acquirente fu il conte Bigazzini, perugino di nascita, ma romano di adozione che se la portò con se a Roma, per poi cederla all'illustre famiglia romana dei Colonna, dai quali la pala prenderà poi il nome. Rimarrà a lungo all'interno della loro collezione fino alla tempesta napoleonica, durante la quale la nobiltà romana è in pericolo e quindi il quadro va a Napoli, acquistato da Fernando I Re delle Due Sicilie che poi, abdicando al figlio Francesco II, porterà il dipinto a Madrid.
Dopo varie vicissitudini si fanno avanti per l'acquisto della pala due grandi clienti: il Louvre di Parigi e la The National Gallery di Londra. L'affare non va in porto in quanto la guerra franco-prussiana mette in difficoltà le economie francesi e alcuni dirigenti del museo inglese già avevano posato gli occhi sulla Pala Ansidei, sempre di Raffaello e sempre a Perugia. Bisogna quindi rivolgersi al mercato più florido del momento, il mercato americano. Qui si fa avanti uno dei piu illustri magnati americani (ndr. secondo il Times il più gran manager di tutti i tempi), J.P. Morgan.
Il dipinto resterà a New York nella sua collezione privata esposto nella John Pierpont Morgan Library fino al 1916, anno della sua morte, quando il figlio deciderà di donarla al museo cittadino, nonchè uno dei musei più prestigiosi di tutto il mondo: il The Metropolitan Museum of Art.
A cura dello staff di wikidonca

lunedì 26 luglio 2010

Una giornata al Lago. Il Palio delle Barche a Passignano.


E’ stata un’attesa lunga 18 anni. Ora è finita! Il rione Centro Storico ha vinto il 27esimo Palio delle Barche di Passignano. Dopo una gara avvincente, soprattutto contro il rione Centro Due, i portatori vestiti di bianco-rosso sono stati i primi a tagliare il traguardo. Sempre in testa fin dal primo tratto percorso in acqua, hanno mantenuto la posizione anche nella parte di corsa a terra, rischiando un sorpasso da brividi, nella regata finale proprio da parte del rione bianco-azzurro.
L’emozione del Palio contagia anche chi non abita a Passignano e si trova lì solo come semplice spettatore. Gli incitamenti, le urla e gli applausi arrivano da tutti i pontili, e soprattutto quando le barche remano in acqua verso lo sprint finale i brividi e l’adrenalina si fanno sentire. Nulla a che vedere con l’emozione dei sostenitori dei quattro rioni (Centro Storico, Oliveto, Centro Due e San Donato), iniziata già settimane prima, che a ridosso della gara si sono caricati cantando cori per motivarsi e per sfottere gli avversari. La festa del Centro Storico è durata tutta la notte…dopo tutto per molti dei 60 portatori questa vittoria è stata la prima in assoluto.
Agnese Priorelli

domenica 25 luglio 2010

Quattro "salti" in città. Il Parkour arriva a Perugia.


Superare saltando, camminando, correndo e arrampicandosi con movimenti fluidi e dinamici, gli ostacoli delle nostre città-giungla. Tutto questo è il Parkour, che dalle banlieue parigine si sta facendo strada concretamente anche qui da noi.
In Umbria dal 2007 c’è la “Comunità Umbra Parkour”, che anno dopo anno raccoglie sempre più iscritti. Il PK, nato in Francia negli anni 80, è uno sport acrobatico e una vera filosofia di vita che in città e nell’intera regione conta una vera comunità di “traceurs”, come vengono chiamati quelli che lo praticano. “Perugia non si presta molto a questo sport - spiega Massimo Baffoni, portavoce del Cup – ma abbiamo comunque trovato dei luoghi ideali dove praticarlo, come piazza Partigiani, piazzale del Bacio o piazzale Europa. Il parkour aiuta a superare le paure, come quella del vuoto, e serve un equilibrio tra forza fisica e forza mentale”. La Cup sta cercando proprio una palestra a Perugia dove potersi allenare, visto e considerato che il numero dei traceurs è cresciuto notevolmente. “A Terni sono state organizzate due giornate chiamate "One day parkour" come introduzione alla disciplina per i nuovi ragazzi e per tutti i curiosi, mentre – prosegue Massimo – per la fine di agosto siamo in trattativa per ospitare Laurent Piemontesi (uno dei fondatori della disciplina, nonché membro degli Yamakasi, disciplina assimilabile al PK) a Perugia, per una collaborazione che va avanti ormai da un paio di anni. Tra le novità c’è anche l’uscita del primo libro italiano sul parkour, freerunning e art du déplacement, disponibile per tutti gratuitamente sul nostro sito, dove trattiamo sia del lato fisico della disciplina che di quello filosofico e attitudinale”.
Per conoscere meglio questo sport o per iniziare a praticarlo info: www.parkourumbria.alternativa.org
Agnese Priorelli

sabato 24 luglio 2010

Chi muore al lavoro. Notizie dalla mattinata perugina.


Sabato mattina in giro per la città. Alle 11 passiamo in corso Cavour: conclusi i lavori di ripavimentazione (anche nella parte alta, nei pressi delle scalette di Sant'Ercolano), il tratto di strada viene ora “restituito” alla cittadinanza, completamente pedonalizzato. Per l'occasione, nel corso della giornata sono previste una serie di iniziative, dal mercatino di prodotti tipici alla lettura di poesie perugine - “Dialetto per diletto” - questa sera.
Adesso, fatta la strada, si dovrà trovare il modo di portarci le gente. A sentire i commenti a margine dell'inaugurazione ufficiale, infatti, c'era chi lamentava la massiccia presenza istituzionale e, d'altra parte, la scarsa partecipazione dei cittadini non residenti “in loco”. Chissà. Sarà stata anche colpa del caldo, aggressivo dalla prima mattina.
Continuiamo nel nostro giro in questo sabato di quasi agosto, e capitando in un bar di via dei Priori veniamo a conoscenza di una brutta, brutta storia. Nella prima mattinata una signora, che lavorava come addetta alle pulizie in un piccolo albergo della via, è caduta da una finestra all'ultimo piano mentre stava lavorando, morendo sul colpo. A darne subito notizia, una dipendente delle Poste che, di passaggio per lavoro per via dei Priori in quei momenti, si è trovata letteralmente ad un passo dalla tragedia. E' la seconda morte sul lavoro in due giorni, in provincia di Perugia. E l'estate calda di cui stiamo parlando è quella del 2010. Duemilaedieci.

venerdì 23 luglio 2010

Marciapiede erbuto sempre piaciuto... eppur qualcosa si muove


Quello che vedete nella foto è un tratto del marciapiede in via Tuderte, davanti all’hotel Barone, tanto per intenderci. Anzi, è quello che resta di un marciapiede, che ora è completamente ricoperto d’erbacce anche abbastanza alte. In queste condizioni ce ne sono diversi lungo tutta la via. Marciapiedi puliti e sistemati da poco si alternano quasi con precisione a delle vere e proprie selve, che assomigliano più a cespugli che a luoghi dove passeggiare in sicurezza. Un bel safari in piena città, che costringe i pedoni a camminare lungo la carreggiata.

E' tornato invece praticabile il marciapiede in via XX settembre, di fronte al distributore Agip: dopo la nostra segnalazione del 5 luglio, il Comune ha infatti provveduto a sfoltire il "giardino botanico" cittadino.
Ecco come era prima...



e come è ora...

giovedì 22 luglio 2010

I lavori in corso di De Gregori e Dalla a Spello. Una serata da tanto di cappello.


Quando il palcoscenico si svuota e Francesco De Gregori resta solo in compagnia di un pianoforte, cala il silenzio su Villa Fidelia. Il pubblico, numerosissimo e stretto tra file di sedie troppo vicine tra loro, non osa cantare ma muove le labbra per seguire “La donna cannone”. La voce di De Gregori, sempre più impregnata dal passare del tempo, risuona forte ed emozionante. E in quel momento è l’unica cosa esistente e vera al mondo, il tempo si ferma ad osservare l’incedere difficoltoso di quella donna di circo.
Lucio Dalla si riprende il palco poco dopo, con la prorompente malinconia di “Caruso”, e il respiro è trattenuto ancora un po’, cullato dall’idea del tradimento del sogno americano. Questi gli unici momenti in cui i due artisti non si sono divisi il palcoscenico. Il resto della tappa di Spello del tour “Work in progress”, rivisitazione moderna di quel Banana Republic stile anni Settanta, è stato un continuo mescolarsi, interrompersi, scavalcarsi, alternarsi, scambiarsi la voce e la musica. In un equilibrio inaspettato per chi nel 1979 non c’era ancora e per chi invece c’era e temeva che quella fosse stata una sintonia non più raggiungibile.
Ma Dalla e De Gregori sono là come due vecchi amici che non dimenticano come si sperimenta. E si permettono addirittura di saltare a piè pari “Ma come fanno i marinai”, sostituendola con una versione nuova, adattata ai viaggiatori del nuovo millennio (“Gran Turismo”). I due sono un fiume in piena, sul palco per due ore e mezza, e il pubblico si disseta con la tragica allegria di “Titanic”, l’arrabbiata impetuosità di “Com’è profondo il mare”, il raffinato orgoglio di “Rimmel” e la periferia nostalgica di “Anna e Marco”. Gli applausi sono tanti, a volte timorosi di interrompere quell’incontro che pare casalingo, intimo, impreziosito da una band di ottimi musicisti che incorniciano la performance dei due. E si vede che De Gregori e Dalla si divertono, si vede dai colori e dai disegni che passano sul grande schermo alle loro spalle. Si vede dal cappello rosso del Principe e da quello buffo di Dalla. Si vede dall’entusiasmo roboante di “Nuvolari” e de “Il bandito e il campione”, dall’ironico sberleffo di “Disperato erotico stomp” e dalla forza dirompente de “La valigia dell’attore”,
quasi il manifesto girovago di due artisti con il cappello.
Chiara Cruciati

mercoledì 21 luglio 2010

L'eleganza degli insetti vista da Matteo Duranti. Il videomaker perugino verso il prestigioso Festival del cinema di moda di Parigi



Phyllium Elegans è un esperimento sulla moda, il cinema e l'entomologia”. Così definisce la sua ultima fatica il giovane regista perugino Matteo Duranti, che vanta già diversi cortometraggi e partecipazioni a festival. “Volumi spezzati dalle geometrie nette e dalle stampe fluide - spiega - trasformano il corpo in un morbido esoscheletro che evoca la struttura e la simmetria degli insetti”: il film è diviso in tre atti con numerosi rimandi al cinema sperimentale degli anni 60. Lo scopo principale è creare una narrazione partendo dall’assenza di narrazione stessa, procedendo per accostamenti di suggestioni, di idee, di movimenti e di colori, o al contrario per contrapposizione tra buio e luce, tra rumore e silenzio, tra suoni industriali e Tchaikovsky.
"Phyllium Elegans” è in concorso per entrare a far parte della programmazione della prossima edizione di "A shaded view on fashion film", il prestigioso Festival di film di moda organizzato, a Parigi, dalla stilista francese Diane Pernet.

Il corto di Matteo Duranti (che potete gustare sotto l'articolo) si può votare – per aiutarlo ad approdare alla celebre kermesse parigina - cliccando qui
o andando all'indirizzo http://www.talenthouse.com/creativeinvites/preview/matteoduranti/115


Agnese Priorelli

Enjoy Condom, il Flash Mob anti-Aids a Perugia


Ilaria Maiolino, project manager di “Enjoy Condom”, ci racconta la nuova campagna di sensibilizzazione promossa dalla sede umbra dell'Anlaids, a partire dal Flash Mob che si è tenuto sabato a Perugia.


Sarebbero circa 60 i casi di Aids conclamato che ogni anno compaiono nella sola Perugia, mentre in forte aumenti risulterebbero le malattie sessualmente trasmissibili, quali sifilide ed epatiti. Questi i dati forniti dal Dott. Claudio Sfara, dirigente medico del reparto Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e Vicepresidente della sezione umbra dell’Anlaids.
I numeri in questione meritano attenzione da parte della popolazione perugina, specie quella di età più adulta dal momento che i dati riferirebbero di una percentuale di contagiati che negli uomini interessa la fascia di età tra i 35 e i 65 anni, mentre per le donne si tratta di un’età compresa tra 25 e 35. Non da meno è ovviamente la necessità di coinvolgere in questa riflessione le fasce d’età più giovani.
Alla luce di questi dati, la sede umbra dell’Anlaids, la cui presidenza è stata recentemente affidata ad un giovane avvocato, Demetrio Pellicano, ha deciso di mettere in campo una serie di strategie volte a sensibilizzare i residenti sulla gravità del problema.”Enjoy Condom” è il nome scelto per la prima di queste iniziative, e si è svolta lungo il corso principale del capoluogo umbro sabato 17 luglio, in concomitanza all’evento musicale Umbria Jazz che come ogni anno torna a far affollare le strade del centro storico. La campagna estiva di prevenzione “Enjoy Condom” è stata patrocinata dalla Regione Umbria. L’intento sociale ha subito raccolto l’adesione degli sponsor tecnici, che gratuitamente hanno fornito il loro contributo prezioso. Grazie all’Istituto Italiano Design è stato possibile realizzare dei costumi a forma di condoms giganti che sono stati indossati da un gruppo di volontari, mentre le t-shirt con il logo della campagna di sensibilizzazione, sono state fornite dall’ormai nota etichetta perugina Taboo. Non meno rilevante è stato il contributo di Federfarma Umbria, che ha fornito i 1200 profilattici distribuiti. Il supporto fotografico è stato invece dell’Associazione fotografica Istanti, mentre per la stampa dei volantini si ringrazia il Cesvol. E adesso ci si prepara a nuove iniziative, al coinvolgimento di nuovi soci, e alla consueta attività di assistenza agli ammalati per i cui aggiornamenti continui si invita a visitare il sito www.anlaidsumbria.org.

martedì 20 luglio 2010

"Fare notte" a Perugia, d'estate... concerti, spettacoli ed altro per chi resta in città


Si concluderà idealmente aprendo le porte del Teatro del Sogno - la grande mostra “da Chagall a Fellini” che verrà inaugurata il 25 settembre alla galleria Nazionale dell'Umbria - la proposta culturale dell'estate perugina di quest'anno. “Farenight” - questo il nome del 'contenitore' di eventi e proposte – è stato presentato questa mattina e vuole rappresentare un segno di continuità rispetto all'esperienza decennale del predecessore “Tenera è la notte” e, allo stesso tempo, un ulteriore salto di qualità nell'offerta culturale cittadina.
E tutto ciò, “nonostante i tagli indiscriminati che stanno mettendo in ginocchio il sistema cultura del nostro Paese”, ha esordito Andrea Cernicchi, Assessore municipale alle Politiche culturali e giovanili. Musica, teatro, cinema e arte per un cartellone “che è stato reso possibile prima di tutto grazie alla buona volontà degli operatori culturali del territorio – ha proseguito l'assessore – che hanno rinunciato al proprio cachet accontentandosi di un semplice rimborso spese”. Tanto per fare un breve viaggio nel programma, si va dal concerto gratuito di Goran Bregovic il 10 agosto in piazza IV novembre (quest'anno ospiti ideali della kermesse perugina saranno i Balcani, con il proprio bagaglio di storia, cultura e tradizioni), agli appuntamenti con l'Accademia del Dònca; passando per i concerti de i Solisti di Perugia a Palazzo della Penna e il teatro di Dilettarci. E poi ancora il Festival del Teatro delle figure animate, a Pian di Massiano, e il cinema a Monteluce, ed altro ancora. Un programma denso, “realizzato grazie al supporto degli sponsor privati, che possiamo considerare dei veri amici – ha sottolineato Cernicchi - e ci aiutano a garantire la sopravvivenza della dignità culturale della nostra città”. Ecco spiegato allora l'omaggio neanche troppo velato a Ray Bradbury e alla sua visione di un futuro in cui i libri vengono bruciati e l'unica possibilità di sopravvivenza della cultura – e dell'umanità - è data dall'oralità, dal racconto e dall'incontro, che si traduce nel “fare night”, cioè nel fare della notte un luogo di socialità e di crescita. Nell'ottica ambiziosa di “alzare la temperatura della cultura cittadina” (si scrive Fahrenheit, si pronuncia uguale), per lanciare la candidatura di Perugia e Assisi a Capitali europee della cultura nel 2012. Il programma completo della manifestazione si può scaricare e consultare all'indirizzo http://turismo.comune.perugia.it/
Ps. Bello bellissimo il cartellone, va bene... ma si può evitare di chiamare la programmazione culturale “contenitore”, termine asettico e dall'accezione vagamente commerciale? Le parole sono importanti, diceva quello...
Filippo Costantini

In&Out di Umbria Jazz...ora fiato alle vostre trombe!


Archiviato Umbria Jazz, a due giorni da una chiusura per alcuni sofferta e per altri agognata, Perugia torna alla normalità. E come d’abitudine, parte la corsa alla critica o all’adulazione del festival che dà lustro internazionale e porta soldi ad un’intera città.
E nell’edizione 2010, chi sale e chi scende? O meglio, in che cosa UJ merita plausi e in che cosa invece la “gogna”? Tra le lamentele più diffuse, carpite qua e là lungo Corso Vannucci, discusse con gli amici davanti all’ennesima birra, c’è il silenzio di Piazza IV Novembre. Rispetto ai precedenti anni i concerti sono solo un paio ogni sera e piuttosto brevi: tra una band e l’altra risuona fastidiosa l’assenza di musica e la piazza davanti al palco si svuota a favore delle entrate dei bar. Molto meglio ai Giardini Carducci, dove la musica (seppur stesse scalette e stessi artisti per dieci lunghi giorni) accompagna l’intera giornata del turista e del perugino, jazz no stop. Insomma, chi non poteva o voleva accedere al cartellone ufficiale a pagamento era in grado di scovare alternative nel palcoscenico a cielo aperto di UJ. Anche perché quest’anno è tornata con prepotenza una delle peculiarità delle edizioni storiche, che negli ultimi anni sembrava essere perduta: l’anima zingara del festival. Tanti i gruppi e gli artisti che si sono esibiti, cappello alla mano, in piazza della Repubblica, in Piazza Italia, sotto i portici del Duomo, in via dei Priori (foto Francesco Lucchese):


a qualsiasi ora era possibile imbattersi in giovani artisti e gruppi soul. E non sono mancate band originali, girovaghe, improvvisate, ufficiose nei locali del centro storico: in molti hanno offerto per tutta la durata del festival musica di alto livello al di fuori degli schemi ufficiali. Un punto a favore di Umbria Jazz.
E il cartellone ufficiale? Anche qua l’ago della bilancia pare rimanere in equilibrio. Da una parte, Morlacchi e Oratorio di San Cecilia hanno spalancato i sipari al miglior jazz, al jazz autentico e ricercato, onorando a pieno le origini del festival. Stesso dicasi per i tre ristoranti convenzionati, Brufani, Taverna e Bottega del Vino dove ogni pasto era accompagnato da grande musica. Dall’altra l’Arena Santa Giuliana, vetrina per eccellenza di UJ e catalizzatore di “masse”, ha svicolato il jazz scontrandocisi solo le sere di giovedì e venerdì con Pat Metheny e Sonny Rollins: per il resto un’accozzaglia di reggae, hip hop, taranta, rock e musica brasiliana. L’ultima sera, domenica 18 luglio, il gran finale aperto al pubblico: musicisti bravissimi, virtuosi della chitarra e del pianoforte, ma male assortiti. Quasi un happening senza un vero filo conduttore.


Infine, i servizi. Toilette pubbliche praticamente introvabili (lontani e pochi i bagni chimici), ma quelle di bar e pub a disposizione della città. Bene l’ordinanza del sindaco che ha allungato gli orari di apertura dei locali e di permesso alla somministrazione di alcol. Ma i prezzi sono schizzati quasi alle stelle. Sia quelli dei bar (in molti hanno alzato di 50 cent. o un euro birre e cocktail) che dei ristoranti (in alcuni casi i piatti del menu hanno subito un rincaro fisso di 2 euro!). Ma soprattutto quelli ufficiali della manifestazione. Birre, snack e pasti caldi non proprio a buon mercato agli stand dei Giardini Carducci e all’Arena. Quattro euro e mezzo per una bionda media non invogliano certo a spendere e spandere.
E voi che ne pensate?
Chiara Cruciati

lunedì 19 luglio 2010

Gli Dei (del Jazz) se ne vanno, i perugini restano

Si è chiusa ieri sera l'edizione 2010 di Umbria Jazz... tempo di bilanci dunque, in questi giorni, per il festival.
Ora comincia l'esodo, di perugini e studenti, ma chi rimane in città avrà comunque una buona scelta tra spettacoli, concerti in piazza (il 10 c'è Goran Bregovic, ad esempio) e molto altro... e noi ovviamente ci saremo.
Intanto, ecco alcuni scatti dell'ultimo giorno di Uj.






domenica 18 luglio 2010

L'anima girovaga di Uj nello scatto di un cellulare


Scatti rubati con un cellulare per scovare l'anima girovaga e notturna di Umbria Jazz.
Nell'ultimo sabato del festival Piazza IV Novembre non ha alcuna intenzione di svuotarsi: alle 3 e mezzo il portico a sinistra delle scalette del Duomo è pieno di ragazzi che danzano al ritmo del bongo di un giovane arrampicato sulla parete. Dall'alto quel ragazzo con i capelli lunghi, il bongo legato alla vita, dà musica ad un pubblico che non ha voglia di andarsene a casa e ruba ogni scampolo di divertimento dalle infinite nottate jazz della città

E stasera? Umbria Jazz si chiude con i colori e i ritmi brasiliani dei "Sons e Movimentos do Desejo - Projeto Axè". Insieme a loro sul palco dell'Arena ci saranno Hamilton de Holanda, Yamandu Costa, Giovanni Hidalgo e Horacio 'El NEgro' Hernandez, con la partecipazione straordinaria di Fiorella Mannoia.
Ecco il programma completo della giornata...godetevi l'ultimo lampo jazz!
Chiara Cruciati

ore 17,00
TEATRO MORLACCHI
“Tributo a Django”
THE ROSENBERG TRIO
special guest BIRÉLI LAGRÈNE

ore 17,30
ORATORIO SANTA CECILIA
"For All We Know"
JOSÉ JAMES & JEF NEVE

ore 18,30
HOTEL BRUFANI, SALA RAFFAELLO
Jazz Aperitif & Snacks
Birdland New York presents
HILARY KOLE QUINTET

ore 19,00
BOTTEGA DEL VINO
Wine Aperitif
KIM PREVOST & BILL SOLLEY

ore 21,00
MAIN STAGE Arena Santa Giuliana

SONS E MOVIMENTOS DO DESEJO - PROJETO AXÉ
MUSICA, DANZA E CAPOEIRA

HAMILTON DE HOLANDA - YAMANDU COSTA

GIOVANNI HIDALGO & HORACIO “EL NEGRO” HERNANDEZ

e la partecipazione straordinaria di FIORELLA MANNOIA

ore 21,00
HOTEL BRUFANI, SALA RAFFAELLO
Jazz Dinner
RENATO SELLANI
con MASSIMO MORICONI

ore 21,00
RISTORANTE LA TAVERNA
Jazz Dinner
MITCH WOODS, piano & voce


FREE OUTDOOR CONCERTS – CONCERTI GRATUITI

GIARDINI CARDUCCI
NON STOP MUSIC
SELF SERVICE RESTAURANT & SNACKS

ore 17,30 FUNK OFF on stage
ore 19,30 GUIDO PISTOCCHI DIXIELAND BAND
ore 21,30 KIM PREVOST & BILL SOLLEY
ore 23,00 SHONTELLE NORMAN & SOUTHERN BLUES BAND
ore 00,30 KING ELLIS feat. MEMPHIS ALL STAR R&B BAND

PIAZZA IV NOVEMBRE
ore 21,00 FUNK OFF on stage
ore 23,00 CHICK RODGERS and THE SOUL VILLAGE

sabato 17 luglio 2010

Rollins rules: all'Arena Sonny dà spettacolo... e stasera che si fa?


Tanto di cappello a Sonny Rollins. Sconvolgente, creativo, instancabile, geniale: il suo sax riempie l'Arena per due ore filate, senza interruzioni. Ottant'anni quasi compiuti, di nuovo sul palco di Umbria Jazz, regala la sua fisicità ad un pubblico in estasi. In piedi, dritto contro lo sfondo nero, è un animale da palcoscenico che balla, si muove, culla il sax, gioca con i suoi spettatori. Consapevoli di assistere ad uno show unico, quello di una leggenda vera, di un mito vivente del jazz newyorchese e mondiale, applaudono e lo incitano ogni volta che riprende il mano il sax dopo gli assoli della sua band.
Una massa di capelli bianchi che si sposta da una parte all'altro del palco e lancia sopra Umbria Jazz pezzi quasi torrenziali, otto nove dieci minuti senza staccare le labbra dal bocchino del sassofono.


Il ritorno del saxophone colossus ha reso il secondo venerdì di Uj un palcoscenico unico: ieri bastava l'Arena.
Ma per chi non ha potuto godere di questo spettacolo abbagliante e infinito, c'era un'intera piazza a disposizione. Con il ritorno dei Funk Off in Piazza IV Novembre, quell'atmosfera dinamica e spumeggiante tipica dei fine settimana di Umbria Jazz è tornata: i ragazzi ballano seguendo con il corpo il ritmo della band, i papà tengono sulle spalle i bambini e la birra scorre a fiumi a rinfrescare una nottata scottante.
Meno due giorni alla fine...godetevi gli ultimi scampoli di jazz perugino...
Chiara Cruciati


ore 18,30
HOTEL BRUFANI, SALA RAFFAELLO
Jazz Aperitif & Snacks
Birdland New York presents
HILARY KOLE QUINTET

ore 19,00
BOTTEGA DEL VINO
Wine Aperitif
KIM PREVOST & BILL SOLLEY

ore 19,00    APERTURA ARENA SANTA GIULIANA

ore 19,30
RESTAURANT STAGE
Restaurant à la carte, Snack Bar
ALLAN HARRIS QUINTET

ore 21,00
MAIN STAGE 
“The Imagine Project”
HERBIE HANCOCK

TONY BENNETT

ore 21,00
HOTEL BRUFANI, SALA RAFFAELLO
Jazz Dinner
RENATO SELLANI
con MASSIMO MORICONI

ore 21,00
RISTORANTE LA TAVERNA
Jazz Dinner
MITCH WOODS, piano & voce
‘round midnight
TEATRO MORLACCHI
RON CARTER GOLDEN STRIKER TRIO
feat.  MULGREW MILLER, RUSSELL MALONE

ORATORIO SANTA CECILIA
“Dialektos”
DE VITO / WARREN DUO

HOTEL BRUFANI, SALA RAFFAELLO
Birdland New York presents
HILARY KOLE QUINTET

venerdì 16 luglio 2010

Pat Metheny danza con la chitarra sul grande palco notturno di Uj


Vedere Pat Metheny abbracciare la chitarra e scuotere quella massa di capelli ricci, a seguire il suo stesso ritmo, riempie il cuore di musica. E la musica che sta suonando sul palco, piccolo uomo sotto luci blu, circondato da un'Arena intera, sembra arrivare da lontano. Anzi, sembra avvolgere il palco, il campo sportivo, i giardini alle spalle del pubblico: le melodie risuonano forti e sicure e giungono da destra e da sinistra, dal palco e dal parco.
Pat Metheny occupa la scena, perentorio e morbido: abbraccia la sua chitarra, la suona tenendola stretta e balla con lei. Si muovono all'unisono, il musicista e il suo strumento, un ballo ora sensuale e ora ritmico, lento e poi veloce.
Il pubblico di Umbria Jazz, uno dei più numerosi dell'edizione 2010, ne è entusiasta, a volte interrompe gli assoli e li accompagna con gli applausi. La band di Pat porta a Perugia una tappa del loro tour amarcord: pezzi che ripercorrono la storia di Metheny, Lyle Mays, Steve Rodby e Antonio Sanchez. Una scaletta ideale, che si appiccica alla perfezione all'etichetta Uj: una celebrazione del miglior jazz, una celebrazione della sua storia.
All'Arena esplodono le sonorità jazz del "Songbook", un jazz libero e vicino alla gente. Che osserva, balla, batte le mani e tiene il ritmo, si sdraia sul prato a guardare le stelle con un sottofondo indimenticabile.
Forse non è stato Pat a suonare la sua chitarra, ma è la chitarra che ha suonato Pat.


E prima del Pat Metheny Group sullo stesso palco il preside della Berklee College of Music, Roger Brown, aveva consegnato tre lauree ad honorem a tre jazzisti d'eccezione: Renzo Arbore, Stefano Bollani e Horacio "El Negro" Hernandez. Sotto l'occhio vigile di due giganti della musica internazionale: Sonny Rollins ed Enrico Rava. Horacio ringrazia commosso il paese che lo ha accolto dopo la fuga dal regime castrista, Arbore e Bollani scherzano: "La fortuna di fare il jazzista? Il tuo epitaffio te lo leggono da vivo".
Chiara Cruciati

Scatti di Musica, pronti per le ultime danze...

Ancora immagini da Umbria Jazz... ecco Mark Knopfler e la sua chitarra, ecco jam improvvisate per strada, ecco la magia della musica...






...e questa sera comincia l'ultimo fine settimana del Festival...

ore 17,30
ORATORIO SANTA CECILIA
"Tributo a Django"
CHRISTIAN ESCOUDÉ TRIO GITAN

ore 18,30
HOTEL BRUFANI, SALA RAFFAELLO
Jazz Aperitif & Snacks
Birdland New York presents
HILARY KOLE QUINTET

ore 19,00
BOTTEGA DEL VINO
Wine Aperitif
KIM PREVOST & BILL SOLLEY

ore 19,00    APERTURA ARENA SANTA GIULIANA

ore 19,30
RESTAURANT STAGE
Restaurant à la carte, Snack Bar
ALLAN HARRIS QUINTET

ore 21,30
MAIN STAGE
SONNY ROLLINS

ore 21,00
HOTEL BRUFANI, SALA RAFFAELLO
Jazz Dinner
RENATO SELLANI
con MASSIMO MORICONI

ore 21,00
RISTORANTE LA TAVERNA
Jazz Dinner
MITCH WOODS, piano & voce

‘round midnight
TEATRO MORLACCHI
MELODY GARDOT
ORATORIO SANTA CECILIA
"Tributo a Django"
CHRISTIAN ESCOUDÉ TRIO GITAN

giovedì 15 luglio 2010

Fotografando Perujazz... e questa sera che si fa?

Prosegue il nostro racconto per immagini di Umbria Jazz.. ieri abbiamo fatto un giro tra giardini Carducci, corso Vannucci, piazza IV Novembre, con una capatina al Morlacchi...





...e questa sera? Noi andremo all'Arena e poi in giro per il centro... ecco il programma della serata, a voi la scelta:

ore 18,30
HOTEL BRUFANI, SALA RAFFAELLO
Jazz Aperitif & Snacks
Birdland New York presents
HILARY KOLE QUINTET

ore 19,00
BOTTEGA DEL VINO
Wine Aperitif
KIM PREVOST & BILL SOLLEY

ore 19,00    APERTURA ARENA SANTA GIULIANA
ore 19,30
RESTAURANT STAGE
Restaurant à la carte, Snack Bar
ALLAN HARRIS QUINTET

ore 21,00
MAIN STAGE
25th Anniversary Berklee Summer School at Umbria Jazz Clinics
consegna lauree ad honorem a 
RENZO ARBORE, STEFANO BOLLANI, HORACIO “EL NEGRO” HERNANDEZ

“The Songbook Tour”
PAT METHENY GROUP
w/ LYLE MAYS, STEVE RODBY, ANTONIO SANCHEZ

ore 21,00
HOTEL BRUFANI, SALA RAFFAELLO
Jazz Dinner
RENATO SELLANI
con MASSIMO MORICONI

ore 21,00
RISTORANTE LA TAVERNA
Jazz Dinner
MITCH WOODS, piano & voce

‘round midnight
TEATRO MORLACCHI
ECM concert series # 6
ENRICO RAVA SPECIAL
w/ STEFANO BOLLANI, TORE BRUNBORG, 
ANDERS JORMIN, MANU KATCHE’

ORATORIO SANTA CECILIA
"Tributo a Django"
CHRISTIAN ESCOUDÉ TRIO GITAN

Il "nostro" Grifo? Molto più di uno stemma...


Nominare Perugia, come città, come entità sportiva o nelle attività industriali, necessariamente riporta alla mente il simbolo per eccellenza che la identifica: il Grifo.
Il legame è indissolubile, non può esistere che le due cose si possano scindere e questo lo si nota anche dalla frequenza in cui il Grifo si manifesta come simbolo ricorrente sia a livello architettonico (palazzi, monumenti) sia addirittura nei loghi delle aziende del territorio (basti pensare alla Perugina o a tutte quelle attività piu piccole che portano il nome Grifo).
Ma innanzitutto che cos'è il Grifo? Il Grifo è una creatura leggendaria, per metà leone (da cui trae la parte inferiore del corpo) e per metà aquila (la parte superiore, quindi la testa, le ali e le zampe anteriori, dotate di artigli). La leggenda del Grifo sembra trovare origine nella mitologia mediorientale, in particolare in quella mesopotamica e fenicia. Particolare non da poco, in quanto potrebbe confermare la teoria secondo la quale gli etruschi (o Tyrsenòi = tirreni, come li chiamavano i greci) sarebbero un popolo di origine mediorientale, poi stanziatosi nelle zone della dorsale tirrenica della penisola italiana.
Tale simbolo viene adottato dal Comune di Perugia già dal medioevo (dal 1277 compare in tutti i documenti ed atti pubblici) e diventa istituzionale dal 1916 con una delibera che ne stabilisce colori, particolarità e forme, ma la sua figura è ben salda nel tessuto storico-sociale da ben prima. Basti pensare ai bassorilievi dei sepolcri etruschi, datati II secolo d.C., conservati nella Galleria Nazionale dell'Umbria che riportano tale simbolo (un esempio nella foto - by Perugia-City.com). Possiamo quindi stabilire con certezza che si tratta di un simbolo che accompagna Perugia da quasi duemila anni.
Ma cosa simboleggia il Grifo? In araldica rappresenta la custodia e vigilanza. Spesso infatti nei miti antichi era a guardia di tesori e ricchezze. Inoltre simboleggia intelligenza, perfezione e potenza, essendo per metà aquila e per metà leone, riunendo in sè la figura dell'animale re dei cieli e dell'animale re della terra. E' quindi il mito dell'animale più forte, ed è facile capire perché, anche grazie alla maestosità mista ad eleganza che trasmette, è la figura che tutti i perugini, da secoli, sentono come propria.
Riccardo Cesarini

mercoledì 14 luglio 2010

Verso l'ultimo lungo fine settimana di Uj...

Continuiamo a girare in città, in queste sere di Umbria Jazz, raccogliendo immagini e impressioni, suoni e brindisi... e facendo nuove "arancioni" amicizie... ecco qualche scatto di ieri...





...e qui il nostro nuovo amico balla al ritmo dei Creedence...



E stasera che si fa? Ecco il programma...

ore 19,30
RESTAURANT STAGE
Restaurant à la carte, Snack Bar
ALLAN HARRIS QUINTET

ore 21,00
MAIN STAGE
JULIAN LAGE GROUP

CHICK COREA FREEDOM BAND
feat. ROY HAYNES, CHRISTIAN McBRIDE, KENNY GARRETT

ore 21,00
HOTEL BRUFANI, SALA RAFFAELLO
Jazz Dinner
RENATO SELLANI
con MASSIMO MORICONI

ore 21,00
RISTORANTE LA TAVERNA
Jazz Dinner
MITCH WOODS, piano & voce

‘round midnight
TEATRO MORLACCHI
ECM concert series # 4
STEFANO BOLLANI

ORATORIO SANTA CECILIA
"Tributo a Django"
FLORIN NICULESCU TRIO

martedì 13 luglio 2010

Stasera, ad Uj...


RESTAURANT STAGE
Restaurant à la carte, Snack Bar
ALLAN HARRIS QUINTET

ore 21,00

MAIN STAGE
Introducing NIKKI YANOFSKY

JOE SAMPLE TRIO feat. RANDY CRAWFORD

THE MANHATTAN TRANSFER

ore 21,00

HOTEL BRUFANI, SALA RAFFAELLO
Jazz Dinner
RENATO SELLANI
con MASSIMO MORICONI

ore 21,00

RISTORANTE LA TAVERNA
Jazz Dinner
MITCH WOODS, piano & voce


‘round midnight

TEATRO MORLACCHI
ECM concert series # 2
LOUIS SCLAVIS QUINTET
w/ MATTHIAS METZGER, MAXIME DELPIERRE,
OLIVIER LÉTÉ, FRANÇOIS MERVILLE

ORATORIO SANTA CECILIA
“Tributo a Django"
FLORIN NICULESCU TRIO

FREE OUTDOOR CONCERTS – CONCERTI GRATUITI

ore 11,30 CENTRO STORICO
& 18,00 Street Parades
COOLBONE BRASS BAND FROM NEW ORLEANS

GIARDINI CARDUCCI
NON STOP MUSIC
SELF SERVICE RESTAURANT & SNACKS

ore 13,00 GUIDO PISTOCCHI DIXIELAND BAND
ore 14,30 ALLAN HARRIS QUINTET
ore 16,00 MITCH WOODS
ore 17,30 NICK THE NIGHTFLY NICE ONE!
ore 19,30 Jazz in Sardegna presenta SUNFLOWER QUARTET
ore 21,30 KIM PREVOST & BILL SOLLEY
ore 23,00 SERGIO COCCHI feat. FOUNDA (C) TION
ore 00,30 CHICK RODGERS and THE SOUL VILLAGE

PIAZZA IV NOVEMBRE
ore 21,00 JAZZ JUVENOCRACY - SARASOTA, FLORIDA
ore 23,00 KING ELLIS feat. MEMPHIS ALL STAR R&B BAND

Lo spirito zingaro di Umbria Jazz, tra tavoli e "guappi di cartone"


Dici, lo spirito di Umbria jazz non esiste più. Lo spontaneismo musicoalcolico delle session improvvisate si è perso, annacquato nell'istituzionalizzazione del rito. E così, con l'aria decadente di chi il prezioso selciato bagnato dalla spuma (birra, of course) l'ha calpestato in lungo in largo negli anni, te ne stai appollaiato a seguire il concerto in piazza. O a veder le nuove leve dello scalettismo – ah, i giovani d'oggi – entusiasmarsi per la folla che dicechelannoscorsoeradipiù, va beh. Diserti così il programma ufficiale, lo segui sghembo rimbalzando da locale a locale, da qualche parte lo “spirito” ci sarà, che diamine, e che sia il caso a farcelo trovare.
Capiti per un bicchiere di vino fuori tempo massimo in via Bartolo, al ristorante Le Prome ci stanno i Guappecarto, e ne hai sentito parlare bene dall'amico dell'amico dell'amico, come sempre. Li vedi, dandy sgualciti, cappello a cilindro, eleganza da duri demodè, riprendere gli strumenti dopo una pausa sigaretta. E senza neanche accorgertene ti ritrovi ore dopo a tenere il tempo sul tavolino, mentre il violino e la fisarmonica si inseguono sulle strade che portano verso Parigi, decenni decenni fa, è un circo o una carovana gitana, che vaga, chissà. I quattro “guappi” - Dr Zingarone alla fisarmonica, O’Malamente al violino, Frank Cosentini alla chitarra, Pierre La Braguette al contrabbasso - l'hanno girata in lungo e in largo l'Europa, e raccolgono e mescolano trascinanti suggestioni folk dell'Est, melodie popolari che hanno il respiro della tradizione italiana e malinconia da expatriés bohémien della “rive gauche”.
Un indiavolato furore
che muove le dita sulla chitarra, pizzica le corde del violino o del contrabbasso, e scivola e riemerge sui tasti della fisarmonica per poi acquietarsi, languido e malinconico, una tavolozza a tinte calde e vive, da gustare ancora e ancora. Così ti informi, e vieni a sapere che mercoledì 14 luglio saranno al Parco Sant'Angelo (ne avevamo già parlato, dell'accattivante selezione che si può trovare chez Prinz) e venerdì salutano la città tornando al Le Prome (che ripropone a 15 euro anche un interessante connubio gastronomico con buffet-cena di pesce e vino, e se quelli che incroci a fine serata erano gli avanzi, beh, è un signor buffet-cena).
E quando all'ennesimo bis decidi che è ora di andare ad affrontare i resti della serata di Uj, ti porti dentro le vite vissute e condensate in questa musica – in tutta la musica, forse, ma qui la tocchi quasi – ode ad un cosmopolitismo senza bandiera che emoziona e fa ballare, occhi lucidi e mano sul cappello a salutare il treno che parte. O arriva per restarti nel cuore.
Filippo Costantini






lunedì 12 luglio 2010

Note e sport... mondiali


Piazza Italia come Plaza de Cibeles.
Certo il confronto non regge ma ieri sera è stata questa la location scelta dai numerosi spagnoli presenti in città per assistere prima, e festeggiare poi, alla vittoria mondiale delle Furie Rosse.
Fiumi di birra, scusate cerveza, proprio sotto la statua di Vittorio Emanuele II che impettito in groppa al suo cavallo ha assistito anche all’immancabile bagno nella piccola fontana della piazza.
Un’atmosfera allegra e chiassosa che è andata avanti fino a tardi tanto che, dopo le prime divertite reazioni alla festa, le stesse forze dell’ordine presenti iniziavano a chiedersi fin quando sarebbero andati avanti i festeggiamenti.


Stasera le emozioni si sposteranno invece all’Arena Santa Giuliana con la magia delle note di Mark Knopfler (ore 21.30) per il concerto più atteso della quarta giornata di Umbria Jazz.


Il programma completo di oggi:

ore 17.30
"Tributo a Django"
Trio Reinhardt, Manetti & Eche-Puig
Oratorio Santa Cecilia


ore 18.30
Faculty & Assistants Concert & Jam
Teatro Morlacchi
ingresso gratuito


ore 18.30
Birdland New York presents
Hilary Kole Quintet
Hotel Brufani


ore 19.00
Kim Prevost&Bill Solley
Bottega del vino


ore 19.30
Allan Harris Quintet
Restaurant Stage


ore 21.30
Mark Knopfler


ore 21.00
Renato Sellani con Massimo Moriconi
Hotel Brufani


ore 21.00
Mitch Woods, piano & voce
Ristorante La Taverna


Nea Jazz Masters
Bobby Hutcherson & Cedar Walton Quartet
Teatro Morlacchi


"Tributo a Django"
Trio Reinhardt, Manetti & Eche-Puig
Oratorio Santa Giuliana


CONCERTI GRATUITI


ore 11.30 CENTRO STORICO
& 18,00 Street Parades
COOLBONE BRASS BAND FROM NEW ORLEANS


GIARDINI CARDUCCI

ore 13,00 MITCH WOODS
ore 14,30 GUIDO PISTOCCHI DIXIELAND BAND
ore 16,00 ALLAN HARRIS QUINTET
ore 17,30 NICK THE NIGHTFLY NICE ONE!
ore 19,30 SHONTELLE NORMAN & SOUTHERN BLUES BAND
ore 21,30 KIM PREVOST & BILL SOLLEY
ore 23,00 GUIDO PISTOCCHI DIXIELAND BAND
ore 00,30 CHICK RODGERS and THE SOUL VILLAGE


PIAZZA IV NOVEMBRE

ore 21,30 AXÉ: MUSICA, DANZA, CAPOEIRA DELLE STRADE DI BAHIA
ore 23,30 KING ELLIS feat. MEMPHIS ALL STAR R&B BAND

Campeones a suon di jazz




Fotocronaca di una giornata di musica "mondiale"...







domenica 11 luglio 2010

Musica sì e musica no. Ma finalmente è Umbria Jazz


Finalmente… è Umbria Jazz. È caos, è fila per aggiudicarsi una birra fresca che la folla e la calura estiva scalderanno in pochi minuti, è musica attesa davanti alle transenne, è musica rimbalzata tra i Giardini Carducci e Piazza IV novembre, è gente seduta a terra lungo Corso Vannucci, è artisti di strada che improvvisano con chitarre e spartiti melodie non improvvisate.
Finalmente, è Umbria Jazz. È conoscenti che non incontri mai durante l’anno e te li ritrovi in piazza a ballare, è perdere di vista gli amici tra la mischia e consolarsi con un’altra birra, è riappropriarsi delle scalette del Duomo quando l’ultimo concerto scema nella notte, è serate che cominciano alle sei di pomeriggio tra famiglie e bambini e finiscono alle cinque tra ragazzi che gridano e slalom tra bicchieri di plastica.
Finalmente, è Umbria Jazz. L’atmosfera da festival si respira nell’aria, ultimo scampolo di vita in una Perugia che ad agosto rimane orfana degli universitari e va in letargo. C’è chi dice che il “friccicore” si avverte, pare quasi di toccarlo. Qualcun altro critica: quest’anno è meno UJ del solito. In effetti, la musica scarseggia un po’, soprattutto in Piazza IV Novembre dove le attese tra una band e l’altra sembrano troppo lunghe: ieri, prima delle 23.30, era calato il silenzio musicale e sembrava quasi un sabato qualunque, ma sempre con centinaia e centinaia di persone in più. Poi la musica è ripartita, la folla si è liberata e si è allargata e l’impresa era individuare spiragli per passare. Meglio giù ai Giardini Carducci, là gli artisti fanno la staffetta per tutto il giorno. E nell’attesa di Mark Knopfler, Tony Bennett e Sonny Rollins, grande successo di pubblico per il nostrano Mario Biondi.
E stasera la serata è mondiale: alle 20.30 Olanda e Spagna si giocano la Coppa del Mondo, UJ rallenta e per un paio di ore cede il passo: schermi in Piazza Italia e nell’area ristorazione del Santa Giuliana. Prima, durante e dopo musica no stop dalle 13 alle 1 di notte ai Giardini Carducci, un po’ stop in Piazza IV novembre. All’Arena Santa Giuliana di jazz all’inizio non ce n’è: la prima domenica si muove su melodie hip hop e reggae, ma alle 23 Marcus Miller suona Miles Davis. Per chi rinuncia ai concerti in cartellone, ci sono i locali non ufficiali ad offrire musica: alla Tana dell’Orso ad esibirsi all’ora di cena ci sono Cyrille Aimèe e la sua band newyorchese e al DopoFestival del Loop i cantautori surreali Honorè de BalDuck.
Finalmente, è Umbria Jazz.