sabato 3 luglio 2010

Max Gazzè può fare. Recensendo il concerto del 2 luglio.


Lo puoi quasi toccare, Max Gazzè, tanto è raccolta e intima e familiare, l'atmosfera qua a Papiano, questa sera di inizio luglio. Non ne voglia l'entusiasta presentatrice della serata – siamo all'VIII edizione di Musica per i Borghi – che proclama emozionata che “siete tanti, davvero tanti”, con un'enfasi ispirata ai megaraduni vaschiani. Saremo anche tanti, troppi, in questa piazzetta che piazzetta neanche è, con un santo male illuminato a fare da guardia e i bar con le sedie di plastica a fare da contorno.
Saremo tanti, forse troppi, ma Max Gazzè canta per me, e per te, e per ognuno di questi tanti e troppi. Ci suona accanto che lo puoi toccare, da quanto è vicino. E visto che lo sa, che sei lì per lui e lui è lì per te, vive queste due ore da professionista e da puro appassionato, si diverte e si incazza, sperimenta e coverizza. Dà spazio all'ultimo fortunato album come ai suoi lavori precedenti, alterna pezzi meno famosi con altri che sono ormai dei classici, chè dopo 15 anni il tempo ha fatto il suo dovere, caro Max, e ha messo in chiaro le cose.
Non un banale epigono di Battiato, non un maledetto fintoalternativo da scandalo sanremese, non un sentimentaloide da sogni adolescenziali. Ma un attento e talentuoso musicista, colto e curioso, che dicendo ciò che pensa e facendo ciò che dice, si è trovato una strada, tutta sua. Derivativa quanto si vuole – l'Eine kleine Mozart l'ha già scritta, ahimè – ma fondamentalmente sua. E volendo percorrerla insieme ci si trova a girare intorno alla vita da una prospettiva obliqua e sincera - parole pesanti e musica leggera – e così vedi che parla di te, di lui o lei, del lavoro e dei sogni, di amore morte e altre sciocchezze, avrebbe detto qualcun altro. Che per quanto cerchiamo di far finta di niente è tutto ciò che abbiamo, e lo capisci nell'orecchiabile ma non banale salsa che ci propone il buon Max, e allora ti ci immergi trascinato dal flusso di note e parole - una musica può fare, no? - e riscopri vecchie chicche in arrangiamenti nuovi. Stesse amate, amare e vive storie in abiti diversi, rassicuranti e stranianti, ogni giorno è uguale ogni giorno fa storia a sé, in occhi nuovi si cercano le emozioni perse e scivolate nel tempo. Così, dopo quasi due ore di concerto, quando Max al bis propone l'hit del momento, e le fans si abbracciano e i ragazzi chiamano con il cellulare a far sentire che anche se sono lontano, beh, ti penso, la concessione al meccanismo della canzone per l'estate non stride, perché il pezzo è bello, e c'è chi si può anche permettere di fare un singolo d'acchiappo senza vendere l'anima. E la sua, questa sera di inizio luglio, era così stretta alla mia, e alla tua, e a quella di ognuno. A portata di mano, come in attesa che ci accorgessimo tutti di quanto potrebbe essere vicina la nostra vita nuova.

venerdì 2 luglio 2010

L'esordio è vicino...


Perugia24 si sta preparando.
Chi siamo? Dove andiamo? Che facciamo?
Lo scopriremo insieme dal 5 luglio: di sicuro "giocheremo" con intelligenza, fantasia, coraggio e altruismo (e non a caso abbiamo scelto Gigi Meroni come nostro primo "padrino").
O almeno ci proveremo.