sabato 24 luglio 2010

Chi muore al lavoro. Notizie dalla mattinata perugina.


Sabato mattina in giro per la città. Alle 11 passiamo in corso Cavour: conclusi i lavori di ripavimentazione (anche nella parte alta, nei pressi delle scalette di Sant'Ercolano), il tratto di strada viene ora “restituito” alla cittadinanza, completamente pedonalizzato. Per l'occasione, nel corso della giornata sono previste una serie di iniziative, dal mercatino di prodotti tipici alla lettura di poesie perugine - “Dialetto per diletto” - questa sera.
Adesso, fatta la strada, si dovrà trovare il modo di portarci le gente. A sentire i commenti a margine dell'inaugurazione ufficiale, infatti, c'era chi lamentava la massiccia presenza istituzionale e, d'altra parte, la scarsa partecipazione dei cittadini non residenti “in loco”. Chissà. Sarà stata anche colpa del caldo, aggressivo dalla prima mattina.
Continuiamo nel nostro giro in questo sabato di quasi agosto, e capitando in un bar di via dei Priori veniamo a conoscenza di una brutta, brutta storia. Nella prima mattinata una signora, che lavorava come addetta alle pulizie in un piccolo albergo della via, è caduta da una finestra all'ultimo piano mentre stava lavorando, morendo sul colpo. A darne subito notizia, una dipendente delle Poste che, di passaggio per lavoro per via dei Priori in quei momenti, si è trovata letteralmente ad un passo dalla tragedia. E' la seconda morte sul lavoro in due giorni, in provincia di Perugia. E l'estate calda di cui stiamo parlando è quella del 2010. Duemilaedieci.

venerdì 23 luglio 2010

Marciapiede erbuto sempre piaciuto... eppur qualcosa si muove


Quello che vedete nella foto è un tratto del marciapiede in via Tuderte, davanti all’hotel Barone, tanto per intenderci. Anzi, è quello che resta di un marciapiede, che ora è completamente ricoperto d’erbacce anche abbastanza alte. In queste condizioni ce ne sono diversi lungo tutta la via. Marciapiedi puliti e sistemati da poco si alternano quasi con precisione a delle vere e proprie selve, che assomigliano più a cespugli che a luoghi dove passeggiare in sicurezza. Un bel safari in piena città, che costringe i pedoni a camminare lungo la carreggiata.

E' tornato invece praticabile il marciapiede in via XX settembre, di fronte al distributore Agip: dopo la nostra segnalazione del 5 luglio, il Comune ha infatti provveduto a sfoltire il "giardino botanico" cittadino.
Ecco come era prima...



e come è ora...

giovedì 22 luglio 2010

I lavori in corso di De Gregori e Dalla a Spello. Una serata da tanto di cappello.


Quando il palcoscenico si svuota e Francesco De Gregori resta solo in compagnia di un pianoforte, cala il silenzio su Villa Fidelia. Il pubblico, numerosissimo e stretto tra file di sedie troppo vicine tra loro, non osa cantare ma muove le labbra per seguire “La donna cannone”. La voce di De Gregori, sempre più impregnata dal passare del tempo, risuona forte ed emozionante. E in quel momento è l’unica cosa esistente e vera al mondo, il tempo si ferma ad osservare l’incedere difficoltoso di quella donna di circo.
Lucio Dalla si riprende il palco poco dopo, con la prorompente malinconia di “Caruso”, e il respiro è trattenuto ancora un po’, cullato dall’idea del tradimento del sogno americano. Questi gli unici momenti in cui i due artisti non si sono divisi il palcoscenico. Il resto della tappa di Spello del tour “Work in progress”, rivisitazione moderna di quel Banana Republic stile anni Settanta, è stato un continuo mescolarsi, interrompersi, scavalcarsi, alternarsi, scambiarsi la voce e la musica. In un equilibrio inaspettato per chi nel 1979 non c’era ancora e per chi invece c’era e temeva che quella fosse stata una sintonia non più raggiungibile.
Ma Dalla e De Gregori sono là come due vecchi amici che non dimenticano come si sperimenta. E si permettono addirittura di saltare a piè pari “Ma come fanno i marinai”, sostituendola con una versione nuova, adattata ai viaggiatori del nuovo millennio (“Gran Turismo”). I due sono un fiume in piena, sul palco per due ore e mezza, e il pubblico si disseta con la tragica allegria di “Titanic”, l’arrabbiata impetuosità di “Com’è profondo il mare”, il raffinato orgoglio di “Rimmel” e la periferia nostalgica di “Anna e Marco”. Gli applausi sono tanti, a volte timorosi di interrompere quell’incontro che pare casalingo, intimo, impreziosito da una band di ottimi musicisti che incorniciano la performance dei due. E si vede che De Gregori e Dalla si divertono, si vede dai colori e dai disegni che passano sul grande schermo alle loro spalle. Si vede dal cappello rosso del Principe e da quello buffo di Dalla. Si vede dall’entusiasmo roboante di “Nuvolari” e de “Il bandito e il campione”, dall’ironico sberleffo di “Disperato erotico stomp” e dalla forza dirompente de “La valigia dell’attore”,
quasi il manifesto girovago di due artisti con il cappello.
Chiara Cruciati

mercoledì 21 luglio 2010

L'eleganza degli insetti vista da Matteo Duranti. Il videomaker perugino verso il prestigioso Festival del cinema di moda di Parigi



Phyllium Elegans è un esperimento sulla moda, il cinema e l'entomologia”. Così definisce la sua ultima fatica il giovane regista perugino Matteo Duranti, che vanta già diversi cortometraggi e partecipazioni a festival. “Volumi spezzati dalle geometrie nette e dalle stampe fluide - spiega - trasformano il corpo in un morbido esoscheletro che evoca la struttura e la simmetria degli insetti”: il film è diviso in tre atti con numerosi rimandi al cinema sperimentale degli anni 60. Lo scopo principale è creare una narrazione partendo dall’assenza di narrazione stessa, procedendo per accostamenti di suggestioni, di idee, di movimenti e di colori, o al contrario per contrapposizione tra buio e luce, tra rumore e silenzio, tra suoni industriali e Tchaikovsky.
"Phyllium Elegans” è in concorso per entrare a far parte della programmazione della prossima edizione di "A shaded view on fashion film", il prestigioso Festival di film di moda organizzato, a Parigi, dalla stilista francese Diane Pernet.

Il corto di Matteo Duranti (che potete gustare sotto l'articolo) si può votare – per aiutarlo ad approdare alla celebre kermesse parigina - cliccando qui
o andando all'indirizzo http://www.talenthouse.com/creativeinvites/preview/matteoduranti/115


Agnese Priorelli

Enjoy Condom, il Flash Mob anti-Aids a Perugia


Ilaria Maiolino, project manager di “Enjoy Condom”, ci racconta la nuova campagna di sensibilizzazione promossa dalla sede umbra dell'Anlaids, a partire dal Flash Mob che si è tenuto sabato a Perugia.


Sarebbero circa 60 i casi di Aids conclamato che ogni anno compaiono nella sola Perugia, mentre in forte aumenti risulterebbero le malattie sessualmente trasmissibili, quali sifilide ed epatiti. Questi i dati forniti dal Dott. Claudio Sfara, dirigente medico del reparto Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e Vicepresidente della sezione umbra dell’Anlaids.
I numeri in questione meritano attenzione da parte della popolazione perugina, specie quella di età più adulta dal momento che i dati riferirebbero di una percentuale di contagiati che negli uomini interessa la fascia di età tra i 35 e i 65 anni, mentre per le donne si tratta di un’età compresa tra 25 e 35. Non da meno è ovviamente la necessità di coinvolgere in questa riflessione le fasce d’età più giovani.
Alla luce di questi dati, la sede umbra dell’Anlaids, la cui presidenza è stata recentemente affidata ad un giovane avvocato, Demetrio Pellicano, ha deciso di mettere in campo una serie di strategie volte a sensibilizzare i residenti sulla gravità del problema.”Enjoy Condom” è il nome scelto per la prima di queste iniziative, e si è svolta lungo il corso principale del capoluogo umbro sabato 17 luglio, in concomitanza all’evento musicale Umbria Jazz che come ogni anno torna a far affollare le strade del centro storico. La campagna estiva di prevenzione “Enjoy Condom” è stata patrocinata dalla Regione Umbria. L’intento sociale ha subito raccolto l’adesione degli sponsor tecnici, che gratuitamente hanno fornito il loro contributo prezioso. Grazie all’Istituto Italiano Design è stato possibile realizzare dei costumi a forma di condoms giganti che sono stati indossati da un gruppo di volontari, mentre le t-shirt con il logo della campagna di sensibilizzazione, sono state fornite dall’ormai nota etichetta perugina Taboo. Non meno rilevante è stato il contributo di Federfarma Umbria, che ha fornito i 1200 profilattici distribuiti. Il supporto fotografico è stato invece dell’Associazione fotografica Istanti, mentre per la stampa dei volantini si ringrazia il Cesvol. E adesso ci si prepara a nuove iniziative, al coinvolgimento di nuovi soci, e alla consueta attività di assistenza agli ammalati per i cui aggiornamenti continui si invita a visitare il sito www.anlaidsumbria.org.

martedì 20 luglio 2010

"Fare notte" a Perugia, d'estate... concerti, spettacoli ed altro per chi resta in città


Si concluderà idealmente aprendo le porte del Teatro del Sogno - la grande mostra “da Chagall a Fellini” che verrà inaugurata il 25 settembre alla galleria Nazionale dell'Umbria - la proposta culturale dell'estate perugina di quest'anno. “Farenight” - questo il nome del 'contenitore' di eventi e proposte – è stato presentato questa mattina e vuole rappresentare un segno di continuità rispetto all'esperienza decennale del predecessore “Tenera è la notte” e, allo stesso tempo, un ulteriore salto di qualità nell'offerta culturale cittadina.
E tutto ciò, “nonostante i tagli indiscriminati che stanno mettendo in ginocchio il sistema cultura del nostro Paese”, ha esordito Andrea Cernicchi, Assessore municipale alle Politiche culturali e giovanili. Musica, teatro, cinema e arte per un cartellone “che è stato reso possibile prima di tutto grazie alla buona volontà degli operatori culturali del territorio – ha proseguito l'assessore – che hanno rinunciato al proprio cachet accontentandosi di un semplice rimborso spese”. Tanto per fare un breve viaggio nel programma, si va dal concerto gratuito di Goran Bregovic il 10 agosto in piazza IV novembre (quest'anno ospiti ideali della kermesse perugina saranno i Balcani, con il proprio bagaglio di storia, cultura e tradizioni), agli appuntamenti con l'Accademia del Dònca; passando per i concerti de i Solisti di Perugia a Palazzo della Penna e il teatro di Dilettarci. E poi ancora il Festival del Teatro delle figure animate, a Pian di Massiano, e il cinema a Monteluce, ed altro ancora. Un programma denso, “realizzato grazie al supporto degli sponsor privati, che possiamo considerare dei veri amici – ha sottolineato Cernicchi - e ci aiutano a garantire la sopravvivenza della dignità culturale della nostra città”. Ecco spiegato allora l'omaggio neanche troppo velato a Ray Bradbury e alla sua visione di un futuro in cui i libri vengono bruciati e l'unica possibilità di sopravvivenza della cultura – e dell'umanità - è data dall'oralità, dal racconto e dall'incontro, che si traduce nel “fare night”, cioè nel fare della notte un luogo di socialità e di crescita. Nell'ottica ambiziosa di “alzare la temperatura della cultura cittadina” (si scrive Fahrenheit, si pronuncia uguale), per lanciare la candidatura di Perugia e Assisi a Capitali europee della cultura nel 2012. Il programma completo della manifestazione si può scaricare e consultare all'indirizzo http://turismo.comune.perugia.it/
Ps. Bello bellissimo il cartellone, va bene... ma si può evitare di chiamare la programmazione culturale “contenitore”, termine asettico e dall'accezione vagamente commerciale? Le parole sono importanti, diceva quello...
Filippo Costantini

In&Out di Umbria Jazz...ora fiato alle vostre trombe!


Archiviato Umbria Jazz, a due giorni da una chiusura per alcuni sofferta e per altri agognata, Perugia torna alla normalità. E come d’abitudine, parte la corsa alla critica o all’adulazione del festival che dà lustro internazionale e porta soldi ad un’intera città.
E nell’edizione 2010, chi sale e chi scende? O meglio, in che cosa UJ merita plausi e in che cosa invece la “gogna”? Tra le lamentele più diffuse, carpite qua e là lungo Corso Vannucci, discusse con gli amici davanti all’ennesima birra, c’è il silenzio di Piazza IV Novembre. Rispetto ai precedenti anni i concerti sono solo un paio ogni sera e piuttosto brevi: tra una band e l’altra risuona fastidiosa l’assenza di musica e la piazza davanti al palco si svuota a favore delle entrate dei bar. Molto meglio ai Giardini Carducci, dove la musica (seppur stesse scalette e stessi artisti per dieci lunghi giorni) accompagna l’intera giornata del turista e del perugino, jazz no stop. Insomma, chi non poteva o voleva accedere al cartellone ufficiale a pagamento era in grado di scovare alternative nel palcoscenico a cielo aperto di UJ. Anche perché quest’anno è tornata con prepotenza una delle peculiarità delle edizioni storiche, che negli ultimi anni sembrava essere perduta: l’anima zingara del festival. Tanti i gruppi e gli artisti che si sono esibiti, cappello alla mano, in piazza della Repubblica, in Piazza Italia, sotto i portici del Duomo, in via dei Priori (foto Francesco Lucchese):


a qualsiasi ora era possibile imbattersi in giovani artisti e gruppi soul. E non sono mancate band originali, girovaghe, improvvisate, ufficiose nei locali del centro storico: in molti hanno offerto per tutta la durata del festival musica di alto livello al di fuori degli schemi ufficiali. Un punto a favore di Umbria Jazz.
E il cartellone ufficiale? Anche qua l’ago della bilancia pare rimanere in equilibrio. Da una parte, Morlacchi e Oratorio di San Cecilia hanno spalancato i sipari al miglior jazz, al jazz autentico e ricercato, onorando a pieno le origini del festival. Stesso dicasi per i tre ristoranti convenzionati, Brufani, Taverna e Bottega del Vino dove ogni pasto era accompagnato da grande musica. Dall’altra l’Arena Santa Giuliana, vetrina per eccellenza di UJ e catalizzatore di “masse”, ha svicolato il jazz scontrandocisi solo le sere di giovedì e venerdì con Pat Metheny e Sonny Rollins: per il resto un’accozzaglia di reggae, hip hop, taranta, rock e musica brasiliana. L’ultima sera, domenica 18 luglio, il gran finale aperto al pubblico: musicisti bravissimi, virtuosi della chitarra e del pianoforte, ma male assortiti. Quasi un happening senza un vero filo conduttore.


Infine, i servizi. Toilette pubbliche praticamente introvabili (lontani e pochi i bagni chimici), ma quelle di bar e pub a disposizione della città. Bene l’ordinanza del sindaco che ha allungato gli orari di apertura dei locali e di permesso alla somministrazione di alcol. Ma i prezzi sono schizzati quasi alle stelle. Sia quelli dei bar (in molti hanno alzato di 50 cent. o un euro birre e cocktail) che dei ristoranti (in alcuni casi i piatti del menu hanno subito un rincaro fisso di 2 euro!). Ma soprattutto quelli ufficiali della manifestazione. Birre, snack e pasti caldi non proprio a buon mercato agli stand dei Giardini Carducci e all’Arena. Quattro euro e mezzo per una bionda media non invogliano certo a spendere e spandere.
E voi che ne pensate?
Chiara Cruciati

lunedì 19 luglio 2010

Gli Dei (del Jazz) se ne vanno, i perugini restano

Si è chiusa ieri sera l'edizione 2010 di Umbria Jazz... tempo di bilanci dunque, in questi giorni, per il festival.
Ora comincia l'esodo, di perugini e studenti, ma chi rimane in città avrà comunque una buona scelta tra spettacoli, concerti in piazza (il 10 c'è Goran Bregovic, ad esempio) e molto altro... e noi ovviamente ci saremo.
Intanto, ecco alcuni scatti dell'ultimo giorno di Uj.






domenica 18 luglio 2010

L'anima girovaga di Uj nello scatto di un cellulare


Scatti rubati con un cellulare per scovare l'anima girovaga e notturna di Umbria Jazz.
Nell'ultimo sabato del festival Piazza IV Novembre non ha alcuna intenzione di svuotarsi: alle 3 e mezzo il portico a sinistra delle scalette del Duomo è pieno di ragazzi che danzano al ritmo del bongo di un giovane arrampicato sulla parete. Dall'alto quel ragazzo con i capelli lunghi, il bongo legato alla vita, dà musica ad un pubblico che non ha voglia di andarsene a casa e ruba ogni scampolo di divertimento dalle infinite nottate jazz della città

E stasera? Umbria Jazz si chiude con i colori e i ritmi brasiliani dei "Sons e Movimentos do Desejo - Projeto Axè". Insieme a loro sul palco dell'Arena ci saranno Hamilton de Holanda, Yamandu Costa, Giovanni Hidalgo e Horacio 'El NEgro' Hernandez, con la partecipazione straordinaria di Fiorella Mannoia.
Ecco il programma completo della giornata...godetevi l'ultimo lampo jazz!
Chiara Cruciati

ore 17,00
TEATRO MORLACCHI
“Tributo a Django”
THE ROSENBERG TRIO
special guest BIRÉLI LAGRÈNE

ore 17,30
ORATORIO SANTA CECILIA
"For All We Know"
JOSÉ JAMES & JEF NEVE

ore 18,30
HOTEL BRUFANI, SALA RAFFAELLO
Jazz Aperitif & Snacks
Birdland New York presents
HILARY KOLE QUINTET

ore 19,00
BOTTEGA DEL VINO
Wine Aperitif
KIM PREVOST & BILL SOLLEY

ore 21,00
MAIN STAGE Arena Santa Giuliana

SONS E MOVIMENTOS DO DESEJO - PROJETO AXÉ
MUSICA, DANZA E CAPOEIRA

HAMILTON DE HOLANDA - YAMANDU COSTA

GIOVANNI HIDALGO & HORACIO “EL NEGRO” HERNANDEZ

e la partecipazione straordinaria di FIORELLA MANNOIA

ore 21,00
HOTEL BRUFANI, SALA RAFFAELLO
Jazz Dinner
RENATO SELLANI
con MASSIMO MORICONI

ore 21,00
RISTORANTE LA TAVERNA
Jazz Dinner
MITCH WOODS, piano & voce


FREE OUTDOOR CONCERTS – CONCERTI GRATUITI

GIARDINI CARDUCCI
NON STOP MUSIC
SELF SERVICE RESTAURANT & SNACKS

ore 17,30 FUNK OFF on stage
ore 19,30 GUIDO PISTOCCHI DIXIELAND BAND
ore 21,30 KIM PREVOST & BILL SOLLEY
ore 23,00 SHONTELLE NORMAN & SOUTHERN BLUES BAND
ore 00,30 KING ELLIS feat. MEMPHIS ALL STAR R&B BAND

PIAZZA IV NOVEMBRE
ore 21,00 FUNK OFF on stage
ore 23,00 CHICK RODGERS and THE SOUL VILLAGE