domenica 25 luglio 2010

Quattro "salti" in città. Il Parkour arriva a Perugia.


Superare saltando, camminando, correndo e arrampicandosi con movimenti fluidi e dinamici, gli ostacoli delle nostre città-giungla. Tutto questo è il Parkour, che dalle banlieue parigine si sta facendo strada concretamente anche qui da noi.
In Umbria dal 2007 c’è la “Comunità Umbra Parkour”, che anno dopo anno raccoglie sempre più iscritti. Il PK, nato in Francia negli anni 80, è uno sport acrobatico e una vera filosofia di vita che in città e nell’intera regione conta una vera comunità di “traceurs”, come vengono chiamati quelli che lo praticano. “Perugia non si presta molto a questo sport - spiega Massimo Baffoni, portavoce del Cup – ma abbiamo comunque trovato dei luoghi ideali dove praticarlo, come piazza Partigiani, piazzale del Bacio o piazzale Europa. Il parkour aiuta a superare le paure, come quella del vuoto, e serve un equilibrio tra forza fisica e forza mentale”. La Cup sta cercando proprio una palestra a Perugia dove potersi allenare, visto e considerato che il numero dei traceurs è cresciuto notevolmente. “A Terni sono state organizzate due giornate chiamate "One day parkour" come introduzione alla disciplina per i nuovi ragazzi e per tutti i curiosi, mentre – prosegue Massimo – per la fine di agosto siamo in trattativa per ospitare Laurent Piemontesi (uno dei fondatori della disciplina, nonché membro degli Yamakasi, disciplina assimilabile al PK) a Perugia, per una collaborazione che va avanti ormai da un paio di anni. Tra le novità c’è anche l’uscita del primo libro italiano sul parkour, freerunning e art du déplacement, disponibile per tutti gratuitamente sul nostro sito, dove trattiamo sia del lato fisico della disciplina che di quello filosofico e attitudinale”.
Per conoscere meglio questo sport o per iniziare a praticarlo info: www.parkourumbria.alternativa.org
Agnese Priorelli

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