mercoledì 7 luglio 2010

InChiostro Festival: quando la curiosità paga, a suon di blues.



Ne nasconde, di chicche, la vecchia Perugia. Capita ad esempio di uscire senza grosse pretese – alla tv l'Olanda ci ricorda che da qualche parte, giù in fondo all'Africa, c'è un mondiale di calcio mentre l'arietta calda ci fa notare che è pur sempre estate – e di finire quasi per caso al Chiostro di Sant'Anna, in viale Roma. Qui, da giugno fino a settembre, alcune associazioni attive in vari ambiti culturali (Tetraktis, Dancegallery, Smàscherati) propongono un festival di arti varie – InChiostro Festival, giunto quest'anno alla seconda edizione - con un cartellone di interessanti realtà locali innervato qua e là da qualche bel nome nazionale (anticipiamo già il 4 agosto i Diaframma).
Ieri sera toccava ai Perfect Trick – rock band nostrana già vincitrice nel 2009 della selezione umbra per Arezzo Wave e ormai nome affermato nel sottobosco concertistico dell'hinterland perugino e non solo – e, in seconda battuta, ai siciliani Waines. Set energico e breve, per i padroni di casa, titolari di un rock in cui la tradizione alternativa del Belpaese si mescola a interessanti suggestioni post-rock d'oltreoceano: non male certo – un po' troppo Verdena style, per chi scrive – anche perché non volendo le convinte schitarrate segnalano da subito quello che sarà poi uno dei problemi della serata, e cioè un'acustica del luogo non certo impeccabile. Per ascoltare bene bisogna piazzarsi davanti al gruppo, situato al centro del chiostro, altrimenti se si vuole godere dello spazio sotto ai portici, beh, il notevole tappeto sonoro dei Nostri finisce con l'assomigliare ad un piatto rumore di fondo. Diciamolo subito, a scanso di equivoci: la location è stupenda ma ovviamente non pensata per spettacoli amplificati e l'organizzazione fa a dir poco miracoli, riuscendo comunque a proporre una programmazione fitta e interessante nonostante risorse (economiche) che immaginiamo ridotte. Detto questo – per non ricadere nel solito cliché del perugino lamentante – il resto della serata. E il resto della serata è un signor concerto di 3 simpatici ragazzotti di Palermo – i Waines – che propongono un incendiario rock-blues da far invidia a palcoscenici più noti (chissà di non rivederli fra qualche anno al Trasimeno Blues). Anima southern blues e acidità vintage alla White Stripes, rimiscelate con sonorità quasi disco (memorabili le cover dei Prodigy e dei Chemical Brothers): un sound che cattura al volo, fa muovere le anche e – per i meno timidi – azzardare un ballo sul posto (per farvi un'idea nella colonna di destra potete vedere un breve video della serata). Una bella scoperta, da rivedere e risentire, che si gode però un pubblico non molto numeroso, ed è questa forse la vera nota dolente della serata. Sarà stata la scarsa pubblicità, sarà stata l'attitudine scalettocentrica che ormai ammorba il fantomatico popolo della movida perugina, fatto sta che a Sant'Anna saremo stati a voler essere larghi un centinaio di persone (nell'ora di punta). Eppure per l'ingresso era richiesto un obolo di 3 euro, e chi avesse voluto rischiare non ne sarebbe tornato deluso. Che invece dell'offerta culturale, ai lamentanti perugini (e di importazione) manchi invece la curiosità?

Nella foto in alto i Waines, qui sotto i Perfect Trick




Stasera, se il tempo regge (ma pare reggere), archiviata la parentesi mondiale ci faremo probabilmente un giro al parco Sant'Angelo. Qui si esibisce Samuel Katarro & his tragic band (da tenere d'occhio) , che presenta il suo nuovo album, e la serata è aperta dai The Soul Sailor & The Two Fuckers, perugini visti – ed apprezzati – già qualche mese fa al concorso Suoni in movimento 2010. Tanto, le scalette del Duomo dovrebbero rimanere comunque al proprio posto.

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