giovedì 15 luglio 2010

Il "nostro" Grifo? Molto più di uno stemma...


Nominare Perugia, come città, come entità sportiva o nelle attività industriali, necessariamente riporta alla mente il simbolo per eccellenza che la identifica: il Grifo.
Il legame è indissolubile, non può esistere che le due cose si possano scindere e questo lo si nota anche dalla frequenza in cui il Grifo si manifesta come simbolo ricorrente sia a livello architettonico (palazzi, monumenti) sia addirittura nei loghi delle aziende del territorio (basti pensare alla Perugina o a tutte quelle attività piu piccole che portano il nome Grifo).
Ma innanzitutto che cos'è il Grifo? Il Grifo è una creatura leggendaria, per metà leone (da cui trae la parte inferiore del corpo) e per metà aquila (la parte superiore, quindi la testa, le ali e le zampe anteriori, dotate di artigli). La leggenda del Grifo sembra trovare origine nella mitologia mediorientale, in particolare in quella mesopotamica e fenicia. Particolare non da poco, in quanto potrebbe confermare la teoria secondo la quale gli etruschi (o Tyrsenòi = tirreni, come li chiamavano i greci) sarebbero un popolo di origine mediorientale, poi stanziatosi nelle zone della dorsale tirrenica della penisola italiana.
Tale simbolo viene adottato dal Comune di Perugia già dal medioevo (dal 1277 compare in tutti i documenti ed atti pubblici) e diventa istituzionale dal 1916 con una delibera che ne stabilisce colori, particolarità e forme, ma la sua figura è ben salda nel tessuto storico-sociale da ben prima. Basti pensare ai bassorilievi dei sepolcri etruschi, datati II secolo d.C., conservati nella Galleria Nazionale dell'Umbria che riportano tale simbolo (un esempio nella foto - by Perugia-City.com). Possiamo quindi stabilire con certezza che si tratta di un simbolo che accompagna Perugia da quasi duemila anni.
Ma cosa simboleggia il Grifo? In araldica rappresenta la custodia e vigilanza. Spesso infatti nei miti antichi era a guardia di tesori e ricchezze. Inoltre simboleggia intelligenza, perfezione e potenza, essendo per metà aquila e per metà leone, riunendo in sè la figura dell'animale re dei cieli e dell'animale re della terra. E' quindi il mito dell'animale più forte, ed è facile capire perché, anche grazie alla maestosità mista ad eleganza che trasmette, è la figura che tutti i perugini, da secoli, sentono come propria.
Riccardo Cesarini

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