domenica 11 luglio 2010

Musica sì e musica no. Ma finalmente è Umbria Jazz


Finalmente… è Umbria Jazz. È caos, è fila per aggiudicarsi una birra fresca che la folla e la calura estiva scalderanno in pochi minuti, è musica attesa davanti alle transenne, è musica rimbalzata tra i Giardini Carducci e Piazza IV novembre, è gente seduta a terra lungo Corso Vannucci, è artisti di strada che improvvisano con chitarre e spartiti melodie non improvvisate.
Finalmente, è Umbria Jazz. È conoscenti che non incontri mai durante l’anno e te li ritrovi in piazza a ballare, è perdere di vista gli amici tra la mischia e consolarsi con un’altra birra, è riappropriarsi delle scalette del Duomo quando l’ultimo concerto scema nella notte, è serate che cominciano alle sei di pomeriggio tra famiglie e bambini e finiscono alle cinque tra ragazzi che gridano e slalom tra bicchieri di plastica.
Finalmente, è Umbria Jazz. L’atmosfera da festival si respira nell’aria, ultimo scampolo di vita in una Perugia che ad agosto rimane orfana degli universitari e va in letargo. C’è chi dice che il “friccicore” si avverte, pare quasi di toccarlo. Qualcun altro critica: quest’anno è meno UJ del solito. In effetti, la musica scarseggia un po’, soprattutto in Piazza IV Novembre dove le attese tra una band e l’altra sembrano troppo lunghe: ieri, prima delle 23.30, era calato il silenzio musicale e sembrava quasi un sabato qualunque, ma sempre con centinaia e centinaia di persone in più. Poi la musica è ripartita, la folla si è liberata e si è allargata e l’impresa era individuare spiragli per passare. Meglio giù ai Giardini Carducci, là gli artisti fanno la staffetta per tutto il giorno. E nell’attesa di Mark Knopfler, Tony Bennett e Sonny Rollins, grande successo di pubblico per il nostrano Mario Biondi.
E stasera la serata è mondiale: alle 20.30 Olanda e Spagna si giocano la Coppa del Mondo, UJ rallenta e per un paio di ore cede il passo: schermi in Piazza Italia e nell’area ristorazione del Santa Giuliana. Prima, durante e dopo musica no stop dalle 13 alle 1 di notte ai Giardini Carducci, un po’ stop in Piazza IV novembre. All’Arena Santa Giuliana di jazz all’inizio non ce n’è: la prima domenica si muove su melodie hip hop e reggae, ma alle 23 Marcus Miller suona Miles Davis. Per chi rinuncia ai concerti in cartellone, ci sono i locali non ufficiali ad offrire musica: alla Tana dell’Orso ad esibirsi all’ora di cena ci sono Cyrille Aimèe e la sua band newyorchese e al DopoFestival del Loop i cantautori surreali Honorè de BalDuck.
Finalmente, è Umbria Jazz.

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